Fig. 1 - Visualizzazione di un soggetto con singola scansione: il risultato è certamente più realistico rispetto a delle semplici foto bidimensionali.
Fig. 6 - Analisi verticali 1. Sono stati costruiti i piani PFS(1), PSn(2), PMe(3) e attraverso questi piani sono stati misurati i valori del terzo medio e del terzo inferiore del volto.
Fig. 3 - Illustrazione che mostra la corretta posizione della testa del soggetto quando deve essere eseguita la scansione evitando inclinazioni scorrette (mostrate in trasparenza).
Fig. 8 - Analisi sagittale. La valutazione si suddivide per le due ossa mascellari. Mascellare superiore: è stato calcolato l’angolo naso-labiale (a), individuato dall’intersezione dai piani PNs(1) e PLs(2).
Fig. 10 - (a) Visualizzazione del volto del paziente con l’articolatore virtuale. (b)Visualizzazione del face-scan in trasparenza così da permettere la visione dei modelli montati e “matchati” in articolatore virtuale.
Fig. 5 - Illustrazione dei punti scelti per eseguire l’analisi dei tessuti molli.
Fig. 2 - Sono state eseguite 3 scansioni del volto del soggetto: questo ha permesso successivamente al software di unirle insieme creando un unico file 3D da poter manipolare e gestire liberamente.
Fig. 7 - Analisi verticali 2. Sono stati utilizzati i piani PSn(1), PIb(2), PMe(3) e attraverso questi piani sono state misurate le lunghezze del labbro superiore e inferiore.
Fig. 4 - La lettera “A” indica l’analisi eseguita su rendering 3D a partenza da file DICOM, mentre la lettera “B” mostra la stessa analisi eseguita su una scansione facciale (priva di raggi X).
Fig. 9 - Analisi sagittale. Mandibola: viene calcolata la distanza (c) tra il PPm(4) e il PFA(3) e la distanza (d) tra il PTi(5) e il PPm(4).
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